Diario di una quarantena - Venerdì, 27/03/2020

Venerdì, giornata con precipitazioni sparse per tutto l'arco alpino, lato Italia. Temperature medio basse. La giornata ideale per dormire e farsi cullare dalle coperte. E invece io decido di svegliarmi prima. Intendetemi, la sveglia della quarantena non esiste. E' una cosa del tipo "sì.. sì.. son sveglio ma lasciami ancora mezz'ora". Ma oggi, per me ha suonato. Avevo un webinar alle 9,00 e per arrivare puntuale mi sveglio alle 7,45. Camera da letto - Sala. Volo Ryanair da Malpensa con scalo in cucina.



E' buffo vedere come il tempo fuori da casa condiziona la tua giornata sigillata in casa. 
Oggi piove e dove cazzo stendo i panni? Dove stendo il mio pigiama per fargli prendere la famosa mezz'ora d'aria? Per fortuna ho uno stendino a muro sul balcone. Ma è piccolo. Davvero piccolo e ci son già stesi dei guanti in lattice. Guanti usati per interagire con le cose del mondo esterno.Un paio giallo e un paio arancione. Brillano di luce propria. Occupano poco spazio, ma non voglio che il pigiama entri in contatto con loro. In nessun modo. Non vale la scusa che è stato un colpo d'aria a generare il contatto. No,no. Ottimizzo lo spazio. Gioco a tetris con lo stendino. Finalmente trovo la soluzione che accontenta tutti: pigiama e guanti.

Prendo lo sciroppo per la tosse, mi accorgo che è praticamente finito. Secondo la contabilità che tengo per i colpi di tosse, la tossenbilità, risulta che sono in fase calante. Ma sai, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Schiaccio il tasto ON e decido di andare in farmacia. Ovviamente solo dopo aver fatto il webinar delle 9,00. Titolo:"Nuove logiche di engagement online e fattori chiave per la comunicazione con la generazione Z". Tac,tac, ratatac, tac. Un titolo degno di un film di Lina Wertmuller. Talmente lungo, il titolo, che quando hai finito di leggerlo il relatore dice di scambiarsi il segno di pace. 

Il webinar scorre veloce, la relatrice è davvero brava e in un baleno è già finito. Mi vesto per il mondo esterno. Seguo la ormai collaudata procedura stile medico che deve entrare in camera iperbarica, ma con una differenza. Oggi piove e fa freddo. Devo aumentare la quantità di vestiti per affrontare il mondo esterno. Sembro un cavaliere medievale con addosso la sua armatura. Ma la domanda è: dove stenderò tutti questi vestiti al mio rientro? 
Esco,vado a piedi in farmacia. Non trovo coda. Pago, sorrido per salutare il farmacista ma ho la mascherina e la mia gentilezza non traspare. Faccio la figura del cafone duro e texano. Nemmeno un gesto con la mano. Torno indietro per rimediare ma ormai il danno è fatto.
Arrivo a casa. Devo risolvere un problema. Dove stendere i vestiti per il mondo esterno? Guardo lo stendino come un cane bastonato. Poi penso. Tiro giù la tenda sino allo stendi biancheria del balcone e lì stendo quei cazzo di guanti gialli e arancioni che stan sempre in mezzo ai coglioni. 
L'area sotto la tenda sembra comunque riparata e così guadagno spazio che occuperò con altri panni, di importanza inferiore, ossia quelli che son entrati meno in contatto col mondo esterno. 




Tra una cosa e l'altra è ora di pranzo. Devo cucinare per badare alla mia sopravvivenza. Un piatto veloce e che sporchi poco i fornelli. Accendo la tele e la rispengo subito dopo. Un rigetto proprio. L'unica informazione utile è che ieri han cambiato per la terza o quarta volta il modulo di autocertificazione. Un modulo, per spiegare che ci si sposta da A a B, è cosa piuttosto semplice. Il primo che ci han dato presentava delle evidenti lacune. Ne han dovuti sbagliare altri 2 in 1 mese per arrivare a un documento che abbia una logica. Non voglio dire di cosa è sintomo solo perchè ho bisogno di sperare.
Arriva il pomeriggio, vorrei fare quei lavori tanto odiosi che rimando sempre. Ma sai com'è! Oggi piove, non è giornata adatta per un certo tipo di pulizie. Leggo un libro. Torno al computer. Sono tutto affaccendato in una questione delicata. Squilla il telefono. E' l'informatico che segue l'azienda. Mi dice che ha una sorpresa per me, domani la collauderò...

Commenti

  1. Bravo! Scrivi divinamente. Ho immaginato ogni istante, manco fosse un video. Bravissimo!

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