Il disperso di Marburg - Nuto Revelli

Voto: 6,5






Di cosa parla?

Durante la seconda guerra mondiale, c'era un ufficiale tedesco, molto gentile che andava a cavallo nella campagna di Cuneo. Un giorno l'ufficiale scompare e il suo cavallo torna da solo in caserma.
Iniziano le ricerche dell'esercito tedesco, ma stranamente non viene fatta alcuna terribile rappresaglia fra i comuni cittadini. Come mai? Che fine ha fatto l'ufficiale? Saranno stati i partigiani oppure dei banditi? E se quell'ufficiale così gentile fosse scappato nelle montagne per aiutare la resistenza e tradire il suo stato?
A distanza di anni dalla fine della guerra Nuto Revelli cerca di ricostruire i fatti con l'aiuto dell'amico tedesco Cristoph.

Commento

Il libro è scritto sotto forma di diario dove l'autore riporta  passo dopo passo l'evoluzione delle sue indagini. E' anche un tuffo nel passato dove emergono i ricordi delle persone comuni, dei presunti testimoni dell'epoca. Spesso i testimoni di un evento hanno versioni diverse, tanto più quando l'evento riguarda il passato. Nella sua indagine Nuto Revelli viene supportato dall'archivio dell'esercito tedesco e dall'amico tedesco Cristoph. Pertanto la narrazione è piuttosto fredda, assomiglia più a una relazione dei fatti che a un romanzo vero e proprio e credo che, data la delicatezza della materia, sia stata una scelta corretta. L'aspetto che mi ha coinvolto di più è stato invece la ricostruzione del puzzle dove


Ci faresti un film?

Non credo. E' molto interessante come libro.


Citazione

Come farete a riconciliarvi a guerra finita? Voi italiani siete così divisi.


Giudizio finale:

TRAMA: 6,5
STILE NARRATIVO: 6,5
SUSPENCE: 6,5
EFFETTO SORPRESA: 7
PERSONAGGI: 6
DIALOGHI: 6,5

Media: 6,5

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