Io sono Fango - Roberto Allegri

Voto: 7


Di cosa parla?

Nacor e Gad son padre e figlio. Due agricoltori dell'antico Israele. Nacor vuole vedere crescere Gad in maniera sana e retta. Gli insegna a essere uomo. Un giorno i due, al ritorno dal lavoro nei campi, si imbattono in un mendicante. Nacor nell'incrociare lo sguardo del mendicante vede una luce, una dignità dimenticata. Decide così di impartire al figlio la lezione della compassione e del non giudizio. Aiuta il mendicante, lo porta a casa sua, lo cura e lo ciba. Il mendicante non rivelerà mai il suo nome e chiederà di essere chiamato Fango. Malgrado il mistero che avvolge il passato del mendicante Nacor e Gad gli vogliono bene e hanno fiducia in lui. Gli permettono di lavorare nei campi accanto a loro e Fango si rivelerà presto una risorsa utile. Ma un bel giorno il vento cambia e il passato torna a galla.

Commento:

Un racconto ambientato in Israele nell'anno zero, in prossimità della nascita di Gesù. Una storia fatta di perdono e speranza. Una storia di uomini. Di alcuni uomini che vivono in maniera retta e di altri che han bisogno di cadere e toccare il fondo per tornare a vivere. La storia è la classica storia fatta di peccato e perdono, ma parla soprattutto del peccatore. Della forza che a volte ci vuole a chiedere perdono, e quanto questa sia una via necessaria per vivere in pace con se stessi. La prosa è delicata, la suddivisione in capitoli molto brevi velocizza la lettura. C'è molta poesia nel racconto e una sorta di antica saggezza. L'autore è molto bravo a gettarci nell'atmosfera del mondo rurale dell'antichità, dove i ritmi sono scanditi dalle stagioni e dal duro lavoro della terra e della pastorizia.
Può essere, una bella storia da leggere sotto Natale.


Citazioni:

La libertà era uno strumento affilato che poteva tagliare ma che, maneggiato nel modo giusto, poteva al contrario diventare prezioso


Giudizio:

TRAMA: 7
STILE NARRATIVO: 7
SUSPENSE: 6
EFFETTO SORPRESA: 7
PERSONAGGI: 7
DIALOGHI: 7

Media: 7,0