Diario di una quarantena - Giovedì, 26/03/2020

L'aerosol! L'aerosol! Cazzo mi son dimenticato... E' appena passata la mezzanotte del 25, faccio ancora due lavoretti al computer illudendomi di essere in regola con gli orari. Saluto così l'arrivo del nuovo giorno, imprecando contro me stesso per essermi dimenticato una delle cose più barbose e lunghe da fare.L'aerosol. Avrei potuto rimandare, ma quella di oggi è l'ultima volta e volevo salutarla come merita. Con rispetto. L'aerosol è stato un degno compagno, mi ha servito con dedizione durante il raffreddore, oggi può ritirarsi e riposare, consapevole di aver fatto un buon lavoro.



Capitemi, non è l'operazione dell'inalazione tramite aerosol a esser lunga, quella dura 15 minuti, è tutta la fase preparatoria a essere interminabile. Complice una sequela di azioni che mi son creato da solo per igienizzare e sanificare tutto ciò che incontro da qui alla fine dell'aerosol. Anzitutto la pulizia del tubo di gomma. Lo lavo, lo riattacco alla macchinetta e la faccio girare a vuoto, nel bagno, così se sbava acqua non mi infastidisce.
Ok, nel mentre faccio il lavaggio nasale. Ora la cosa buffa è che in condizioni normali è un'operazione semi veloce. Uso una siringa, senza ago, che ovviamente di volta in volta disinfetto immergendola in acqua e bicarbonato. Quindi passo al risciacquo e all'asciugatura meticolosa della siringa. Preparo una soluzione di acqua e sale in un bicchiere. Inizio ad aspirarla con la siringa. Inclino la testa sopra il lavandino alzando gli occhi al cielo pensando a quanto mi son rincoglionito e poi bam! sparo la soluzione nella narice destra. Una sensazione gelida attraversa la narice e per magia scende in quella sinistra. Son diventato bravo rispetto a due settimane fa o forse è solo il raffreddore che si è ammorbidito. Ripeto la sequenza un numero indefinito di volte. Ormai la narice destra e quella sinistra formano un gigantesco open space nel mio naso. Non vi narro le schifezze che si annidano in un naso, ma quando finisco mi sembra di respirare l'aria salina di Alghero. Bhè Alghero...oddio, diciamo Vado Ligure.
Ora son pronto per l'aerosol. Prendo il mio kit con la mascherina e le fiale. Ho tutto ciò che mi serve davanti ai miei occhi. Mi sembra quella scena di The Puscher dove Daniel Craig e Colm Meany dialogano seduti sul divano difronte a una pistola smontata. Meany la rimonta quasi a occhi chiusi. Dice che per lui montare e smontare una pistola è una operazione che lo rilassa. Dice che crea il vuoto nella mente. Così è per me il kit dell'aerosol. Volete mettere? Se un delinquente si rilassa a montare una pistola, io non posso farlo col kit dell'aerosol?
Son le 2 di notte e io accendo la macchinetta che per quanto dicono sia silenziosa fa rumore. A quell'ora, però, pure il miagolio di un gatto disturba. I miei vicini mi odieranno.
Finito tutto, prendo una tisana calda e poi esco sul balcone per stendere i panni indossati nella giornata. Tra qualche ora forse nevica. Decido di adottare la stessa strategia del giorno prima. Finalmente vado a dormire.




Mi sveglio. Son le 9. Alzo le tapparelle e cosa vedo? Nevica. Meno forte di ieri. Però mi do da fare. Intanto accendo il cellulare e vedo un messaggio. Il "Capo", che non è il mio capo semplicemente è il mio amico che tutti chiamiamo il Capo. Mi scrive un messaggio in codice. Vai fuori,stop. Sulla buca delle lettere c'è pizza e focaccia, stop. Penso di essere nel film "Il ponte delle spie". Ho paura per la mia vita. Prendo coraggio e una giacca a vento. Esco. Sorpresa. Una scatoletta di plastica con dentro pizza e focaccia vera. Wuao, il Capo mi ha risparmiato la vita e, anzi, come se fosse il Babbo Natale della nevicata del 26 marzo mi ha portato dei doni. Quelli che non ti aspetti. Sì, i regali che non ti aspetti. Sono i migliori. Ovviamente essendo nel tunnel della sanificazione di oggetti e cose varie, ho sanificato pure la scatoletta di plastica. Amuchina forever.

Torno alle mie faccende. Colazione, chiudo le porte della camera da letto, faccio il letto, 40 minuti di Kriya e poi inizio un webinar. Leggo una paio di notizie. Ieri sera dev'essere scoppiata qualche merda fra i politici a proposito della natura del virus. Se creato in laboratorio oppure no. Non so, non approfondisco, alla fine devo comunque rimanere chiuso in casa. Almeno avessero fatto baccano per dire che c'è una soluzione, ma no. Inutile polemica a cui seguono altre inutili polemiche su Facebook da persone con zeru tituli che si fingono virologi o economisti con la cattedra.
Chiudo tutto e mi dedico a me stesso. Mi son creato del lavoro in casa e ho una tabella di marcia da rispettare. Certo è che i lavori che odio li rimando sempre e così oggi, ancora una volta, non ho fatto quello che dovevo fare...ma c'è tempo, domani....Sì, le solite scuse.








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