Il monaco che vendette la sua Ferrari - Robin S. Sharma
Di cosa parla?
Julian Mantle è un avvocato di grido, un professionista che non conosce la sconfitta, temuto dagli avversari e il più apprezzato dai clienti. La sua vita è sconvolta da un infarto. Scompare dalla circolazione. Dopo qualche mese riappare e si presenta dal suo fidato collega John che subito non lo riconosce. Sembra ringiovanito, fisico atletico, espressione serena. Julian gli racconta che è stato in India dove ha conosciuto un gruppo di vecchi saggi che gli ha rivelato il segreto per vivere sereni e in salute. Tutto il libro è un dialogo tra Julian e John, dove Julian esprime la sua nuova filosofia di vita.
Commento:
L'autore usa l'espediente del dialogo tra Julian e John per spiegare la sua filosofia di vita. Come in un dialogo maieutico Julian enuncia i sette principi cardini su cui si appoggia l'intero apparato filosofico: autocontrollo della propria mente, perseguire i propri obiettivi, praticare il kaizen, sviluppare l'autodisciplina, rispettare il proprio tempo, aiutare disinteressatamente gli altri, vivere al presente.
Il libro è a tratti illuminante. All'inizio si può avere l'impressione di ritrovarsi difronte al classico manuale New Age ruba soldi. Poi con lo scorrere delle pagine l'intero apparato filosofico risulta essere ben strutturato e per nulla banale. Ogni singola pagina contiene almeno due o tre frasi o concetti che meritano diventare citazioni di successo. Il metodo di narrazione rende, invece, semplice e immediata la comprensione di ogni singolo concetto. Pur non essendo una lettura a cui solitamente sono abituato, ho trovato il libro davvero molto interessante.
Citazione:
Le persone che ogni giorno pensano alle stesse cose, per lo più negative, hanno preso abitudini mentali sbagliate. Invece di concentrarsi su quanto di positivo c'è nella loro vita pensando a migliorarla, restano prigionieri del passato. Si preoccupano per un rovescio sentimentale o qualche problema finanziario. Si rammaricano perché hanno avuto un'infanzia difficile. Si arrovellano su questioni ancor più insignificanti: l'impiegato allo sportello che li ha trattati sgarbatamente, il commento un po' acido di un collega di lavoro. Chi gestisce così la propria mente permette alle preoccupazioni di defraudarla della forza vitale, tarpando le ali alle sue formidabili potenzialità che, lasciate libere, darebbero alla vita tutto ciò che le occorre... in ambito emotivo, fisico e spirituale. Queste persone non si rendono conto che per imparare a gestire la propria vita bisogna prima saper gestire la propria mente.
Giudizio:
STILE NARRATIVO: 9
SUSPENSE: 6
EFFETTO SORPRESA: 6
PERSONAGGI: 9
DIALOGHI: 10
Voto finale: 8
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