2045 - Matteo Paolillo
Di cosa parla?
2045, il mondo ha attraversato pandemie e disastri ecologici. La città è divisa in tre settori che rappresentano le classi sociali. Livello 1 per i ricchi, livello 3 per i poveri che ormai sono dimenticati dal mondo e livello 2 che è una via di mezzo. La Icaro è una multinazionale che ha fatto dei problemi del mondo il suo core business. E' stata la prima azienda a inviare i rifiuti nello spazio, si occupa di raccogliere la plastica nei mari, in campo medico ha creato protesi che hanno permesso ai disabili di camminare. Ora c'è un nuovo progetto trasferire la propria identità su un drone a nostra immagine e somiglianza. Ricordi, emozioni, carattere tutto ciò che caratterizza l'essere umano su un drone. In altre a parole la vita eterna.
Parallelamente alle attività della Icaro nasce un'organizzazione di ribelli che vogliono sabotare le attività dell'azienda.
In questo contesto si svolgono e si intrecciano le vicende dei protagonisti del romanzo. Si tratta di tre ragazzi adolescenti: Babylonia il figlio del presidente della Icaro, Zyon un ragazzo disabile che grazie alle protesi della Icaro corre come un razzo, Amelia alias Amazonia la ribelle nonché sorella di Zyon.
Commento:
Il romanzo segue tre filoni narrativi, uno per ciascun protagonista. Seppur le prime pagine avevano uno stile elementare e quasi banale con lo scorrere delle pagine lo stile narrativo va in crescendo. Ho trovato molto coinvolgente la narrazione in prima persona quando l'autore si immedesima nei tre ragazzi adolescenti.
Il romanzo ha dei bei spunti e idee originali. Ad esempio il rapporto tra virtuale e reale è secondo me immaginato bene. Si descrive una schiera di giovani che preferiscono il virtuale al reale e se ne descrive le ragioni. Una realtà, quella virtuale, più accomodante. Da lettori ci sembra anche logicamente più accomodante, ma quando uno dei tre protagonisti inizia a fare esperienza della vita reale, del sudore, del sole che picchia sulla pelle, delle relazioni umane reali entra in un mondo ricco di emozioni.
Sono le emozioni e i cambiamenti a fare da padrone. E' attraverso le emozioni che i protagonisti crescono ed entrano nel mondo adulto. Attraverso il dolore, la sofferenza, l'amore e l'amicizia. Entrando in contatto con la loro sfera emotiva crescono e si evolvono. Così è anche la narrazione, si evolve con l'evoluzione dei protagonisti. Non parliamo di un romanzo di trasformazione ma di un romanzo dove le emozioni hanno un ruolo importante.
Il romanzo, poi, pone al centro un altro tema, lo sviluppo tecnologico e il denaro. Su questo aspetto ho trovato ottima la contrapposizione tra i 2 estremi: quella dei due fratelli. Zyon è fiducioso nel progresso, Amelia contro. Sono giovani e come tali vivono in maniera ideologica la questione. La vivono agli estremi ma gli estremi li rendono ciechi difronte alla realtà.
Nel complesso, le idee ci sono tutte e sono molto originali. Con una prosa e dialoghi migliori avremmo difronte un buon lavoro.
Giudizio:
STILE NARRATIVO: 7
SUSPENSE: 7
EFFETTO SORPRESA: 6,5
PERSONAGGI: 8
DIALOGHI: 6,5
Voto finale: 7
Citazione:
"L'essere umano è definito dai suoi limiti. Il peso
che diamo a ciò che abbiamo, la preziosità delle esperienze che viviamo, è
determinato dalla nostra stessa finitezza. Se niente ha un limite, che cosa
importa davvero? Se non c'è più la morte, quanto può contare la vita?"
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