Diario di una quarantena - Domenica 19/04/2020
Suoneria di Skype. Bene. L'attesa è finita. Inizio a vedere una serie di iconcine di un paio di utenti. Alcuni li conosco altri no. C'è tempo dopo per le presentazioni. Mi siedo al computer, preparo la mia postazione. Alt un attimo devo andare in cucina. Prima di iniziare non posso farmi mancare una bottiglia d'acqua e qualcosa da sgranocchiare per alleviare la tensione.
Mi sveglio appagato dalla giornata di ieri. Son riuscito a scrivere un articolo che si è rivelato piuttosto impegnativo. La soddisfazione, quindi, è doppia. Uno, perchè ho portato a termine un lavoro e due perchè l'investimento in fatica e tempo è stato ripagato dal risultato. Al mattino evito il computer. Mi servirà nel pomeriggio. Così dopo colazione faccio un paio di lavoretti. La domenica per me è il giorno dei lavori di casa anche se sono in quarantena. Ho deciso di mantenere certe abitudini per non sballare troppo i miei ritmi.
Oggi opto per la camera da letto. Pulizia generale e cambio lenzuola. Space Clering. E' un termine molto diffuso nel Feng Shui. Si tratta di una pulizia energetica. Una pulizia accurata dell'ambiente per tenere lontano energie negative e ottenere equilibrio e armonia. Chi si occupa di effettuare questo tipo di pulizia deve essere pulito e fisicamente in forma. E ci voleva il Feng Shui a dirmi tutto questo? Voglio dire. Per chiunque nato prima del 90 era sufficiente aver passato la propria infanzia assieme alla madre casalinga per fare attenzione a ogni minimo particolare. Pattine all'entrata. Movimenti lenti e calibrati come se pattinassi sul ghiaccio. Mani rigorosamente attaccate al corpo per evitare qualsiasi ditata a oggetti e mobili. Tappa obbligata in bagno per lavarsi le mani. A tavola attenzione alle briciole. Ecco direi che il Feng Shui può anche aspettare un attimo.
Arriva l'ora di pranzo. Devo sbrigarmi tra un po' arriva l'ora X. Ho degli spinaci selvatici che avanzano. Cosa fare? Frittata? Uhm..uova finite. Opto per un sugo. Molto semplice. Qualche fetta di porro, pan grattato e spinaci selvatici. Una paio di minuti ed è tutto pronto. Il profumo è ottimo. Il sapore pure.
Arrivano le due. L'ora X. L'ora del multitable. Guardo Whatsapp. Iniziano a piovere i messaggi dei risikiani. Saremo almeno una dozzina. Optiamo per Skype. Parte il ringtone. Tuntatun, tuntatun. Vedo le icone di alcuni utenti. Qualcuno lo conosco altri no. Dopo un po' di minuti arriva il Blatter a estrarre i gironi. Come dice la parola stessa, facendo il multitable, giochiamo a Risiko in tavoli diversi, i vincitori si sfideranno nella gran finale. Io vengo sorteggiato nel primo tavolo. Siamo in quattro. Io, il Capo, il Generale di Las Palmas e suo fratello. Tavolo da cinquanta turni. Rabbrividisco. La scorsa notte la partita da cinquanta turni mi ha portato a fare le due di notte con le palpebre che si cucivano agli occhi. La partita non è esageratamente tattica. Il Generale parte subito bene e incrementa nel tempo il suo vantaggio. Risiko è un gioco esponenziale. Chi è in vantaggio toglie territori a chi non lo è e intanto incrementa le proprie armate. Chi è in svantaggio perde territori e quindi possibilità di rafforzarsi. E' un gioco dove è molto facile perdere la pazienza. Ho visto gente pura e casta slanciarsi in citazioni bibliche precedute dalla parola "porco" o seguite dalla parola "cane". Ho visto astemi alcolizzarsi. Ho visto vegani mangiarsi diventare carnivori. Insomma tutto all'inverso.
Il Generale di Las Palmas consolida il suo vantaggio. Io posso solo allungare l'agonia. La partita dura poco più di un'ora. Esco dal torneo. Poco male, mi rimane il resto del pomeriggio davanti. Mi dedico al relax e al riposo. Guardo un film. Leggo un po'. Domani è Lunedì e dovrò essere in forma per la mia guerra con l'assicurazione della compagnia aerea.
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