Diario di una quarantena - Giovedì 16/04/2020

Goodbye moonmen,Yeah we say goodbye moonmen, Goodbye moonmen...è il cellulare. No cazzo. Sto lavando i piatti. Ho i guanti gialli stile Breaking Bad. Per rispondere me li devo togliere o asciugare. La custodia del telefono non mi fa vedere il numero.



E' da un paio di giorni che sono piuttosto regular. Sveglia alle otto e un quarto. Colazione e poi lavoro o webinar. Il solito trantran. In un modo o nell'altro mi sono costruito una nuova routine nella quarantena. Qualcuno obietterà che è una zona comfort. Qualcuno crederà che sia una forma di insicurezza. Può essere entrambi i casi. Sinceramente a me la routine e la disciplina piacciono perchè rendono automatiche alcune azioni e così non devo pensare troppo. Mi lasciano la mente libera e questo mi permette di pensare meglio quando serve.
Questa mattina oltre alla solita routine ho inserito una breve trasferta in piazza per comprare il pane. Mi preparo alla vestizione per il mondo esterno e poi esco. Arrivo in piazza e trovo la solita coda. Arriva il mio turno. Sono molto veloce. Quattro pagnotte di cui una tonda integrale. Questa sera faccio l'hamburger. Al bando il cibo salutare. Ho già in testa la schifezza che voglio fare. 
Saltellando come un capriolo che ha appena adocchiato una femmina della sua specie, mi dirigo a casa. 
Torno a lavorare, faccio pranzo e poi di nuovo al computer. Tra le mille cose, leggo anche la mail dell'assicurazione della compagnia di volo che mi è arrivata ieri notte. Non dicono nulla di importante, solo che hanno preso in carico la mia richiesta. E io che speravo che mi dicessero che avevo vinto al SuperEnalotto.  
Arriva l'ora di cena. Diciamo pure che tutta la giornata è stata piacevolmente condizionata dalla decisione di cucinarmi una bella schifezza. Però, c'è sempre un però nella vita, non può mancare la minestrina. Per cui minestrina e poi hamburgherazzo. Il panino avrà la seguente struttura: pane integrale, uno strato di pomodori a fette, uno strato di hamburger, uno strato di asiago, pomodori, hamburger, uovo al tegamino e infine pane integrale a chiudere la composizione. Preparo il tavolo, poi la minestrina e finalmente arriva il grande momento. In quel momento si crea il vuoto in cucina. E' come se fossi entrato in un ambiente pressurizzato. Son talmente concentrato che sento le pulsazioni del sangue vibrare nel mio corpo. Ho tutto pronto. Metto a cuocere gli hamburger, taglio i pomodori, il pane preparo l'uovo eh. Voilà, les jeux sont faits. Chiedo un attimo di silenzio ai grilli fuori che hanno iniziato a cantare da due giorni. Spettacolo. Una bomba. So già il mio corpo come reagirà. Minestrina e hamburer non lo prescrivono i medici.
Mando in chat la foto dell'opera michelangiolesca e i miei amici partono col cronometro per vedere quanto tempo passerà prima che io corra in bagno. Finito di mangiare mi alzo. Vado in cucina per lavare le stoviglie. Indosso i guanti gialli stile Breaking Bad. Arriva all'improvviso uno strano segnale dal mio corpo. Chissà come mai appena indosso i guanti gialli, il mio corpo mi manda sempre un brutto segnale. In ogni caso sì, il segnale è quello. Devo andare in bagno. Aggiorno i miei amici in chat. Son passati 18 minuti e 40 secondi. Non potevo ambire a nulla di meglio.





Torno in cucina. Finisco di pulire i piatti. Questa sera son stato veloce. Che buono che era il panino. Ogni tanto viziarsi e coccolarsi fa bene. All'anima, non al corpo. Prendo il piatto con molta cautela. Questi guanti gialli proteggono le mani ma rendono scivolosi gli oggetti. Inizio a lavare. Risciacquo ehh... Parte la musica di Rick&MortyGoodbye moonmen,Yeah we say goodbye moonmen, Goodbye moonmen. E' il telefono. Chi sarà? Mio padre? Apro la custodia del cellulare. E' Jimbo. So già cosa vuole. La mia mente mi suggerisce: questa notte farai tardi. Rispondo a Jimbo. Due chiacchiere veloci e poi si arriva al dunque. Partita a Risiko online. La comunità dei risikanti o risikiani si è allargata notevolmente in queste settimane. Questa sera siamo in cinque, poi per problemi tecnici scendiamo a quattro. La partita è davvero molto tattica. Creiamo un tavolo apposta solo per noi quattro. Intanto comunichiamo via Skype. Leggo il numero dei turni e non voglio crederci. Cinquanta turni.Il che significa che facilmente la partita durerà diverse ore. Sono le dieci, facilmente finirà alle due di notte. Va bene fa parte del gioco, quando si accetta di giocare si va fino in fondo.  Poi, in fin dei conti, se mi va male dopo un'ora son già fuori dei giochi e vado a dormire sereno. Partita molto tattica. Intanto via skype ci si fa compagnia e si ride e si scherza come se fossimo a un tavolo reale. La partita è davvero molto tattica son già passate due ore e siamo appena a metà.  I miei occhi mi chiedono la grazia. E' una situazione molto equilibrata. Arriva il cinquantesimo turno. La partita finalmente termina. Esausto saluto tutti e vado a dormire. Volete sapere chi ha vinto? Non importa. Ora il mio obiettivo è raggiungere il letto. 

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