Ubik - Philip. K. Dick



Di cosa parla?


1992. Futuro distopico. Il mondo è caratterizzato di un forte avanzamento tecnologico, la Luna è una colonia umana e tra gli umani compaiono persone con poteri psichici, gli psionici, e compare anche la loro controparte, gli inerziali, coloro che riescono a neutralizzare i poteri psichici. Esistono, quindi, persone in grado di leggere il pensiero, i telepati, ed esiste l'inerziale che ne neutralizza il campo psichico. Esistono le persone in grado di prevedere il futuro e il relativo inerziale e così via.

Le persone con poteri psichici vengono ingaggiati per diverse esigenze, specialmente lo spionaggio industriale. Nascono così aziende specializzate nel fornitura di servici psionici e aziende che offrono servizi anti psionici, le cosiddette organizzazioni di prudenza. Una sorta di cybersecurity contro gli psionici.

L'organizzazione di prudenza Runciter viene ingaggiata per un'importante missione di antispionaggio sulla Luna da parte della Techprise un'azienda specializzata nei viaggi interstellari a basso costo.

Contemporaneamente compare una donna con un potere PSI speciale nella vita di Joe Chip, un esaminatore della Runciter e che la farà assumere dalla Runciter.

La missione sulla Luna va molto male, il titolare della Runciter, Glenn Runciter, muore e il team di inerziali ingaggiati per la missione assieme a Joe Chip, si trovano ad affrontare una serie di difficoltà per uscire dall'impasse tra cui trovarsi in un mondo che sta regredendo. Il latte e i beni alimentari ammuffiscono subito, le auto diventano obsolete, i quotidiani diventano quelli del passato e di colpo tutti si ritrovano a vivere nel 1939. Ma nessuno capisce cosa sta succedendo, perchè e chi ne è la causa. Ma una cosa la sanno, se non risolvono il problema in fretta anche il loro corpo inizia a essere così obsoleto da perdere ogni energia vitale. 

  

Commento:

Mai letto un trip del genere. Alcuni critici dicono che sia stato scritto sotto effetto di LSD. E in effetti, la distorsione della realtà è continua e costante e anche se non sembra avere un filo logico ce l'ha e lo si scopre alla fine del libro. Per tutta la narrazione il lettore si ritrova a non capire nulla di ciò che accade esattamente come capita al protagonista Joe Chip. Le distorsioni, il confine tra vero e falso, il caos. Avete presente Matrix? Bene rispetto a Ubik è roba da dilettanti. Anzi non vi nascondo che più di una volta ho pensato che Matrix avesse preso spunto da Ubik.

Segni sublinali, suoni, pubblicità incessanti dell'Ubik un prodotto in grado di risolvere ogni problema, poteri psichici che si intrecciano, lotte di potere, personaggi al limite, il contatto con la morte lenta e irreversibile. Sembra che non esista un confine all'immaginazione dell'autore, anzi si spinge così oltre che è in grado di aprire nuovi mondo al lettore.

Non fatemi dire che è un capolavoro, anche se lo è.

Giudizio:

TRAMA: 10

STILE NARRATIVO: 10

SUSPENSE: 10

EFFETTO SORPRESA: 10

PERSONAGGI: 7

DIALOGHI: 8


Voto finale: 9


Citazione:

"Io sono Ubik. Prima che l'universo fosse, io ero. Ho creato i soli. Ho creato i mondi. Ho creato le forme di vita e i luoghi che esse abitano; io le muovo nel luogo che più mi aggrada. Vanno dove dico io, fanno ciò che io comando. Io sono il verbo e il mio nome non è mai pronunciato, il nome che nessuno conosce. Mi chiamano Ubik, ma non è il mio nome. Io sono e sarò in eterno"

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