Diario di una quarantena - Sabato 11/04/2020

E' sabato. Il sabato prima di Pasqua. In tv mandano immagini di code chilometriche ai supermercati. Sui social anche. Giustifico la folla pensando che sia un flash mod di solidarietà per medici e pazienti. I commentatori sostengono, invece, che i prossimi due giorni di chiusura consecutivi abbiano concentrato le richieste dei clienti. Forse la seconda spiegazione è la più logica.



Mi alzo, apro le finestre, la giornata è fantastica. C'è sole, fa caldo, fuori vedo tutto fiorito ehhh...scatta uno starnuto. Sento un leggero prurito sul palato e all'occhio destro. Allergia? Controllo il calendario. L'anno scorso,a maggio, durante una manifestazione locale ero andato in crisi allergica. Occhi che piangevano come una casalinga davanti a Pretty Woman. Tra l'altro, l'unico caso nella storia dell'umanità in cui una prostituta genera empatia al genere femminile. Comunque, oggi siamo ad aprile, i conti non tornano. Guardo le medicine. Son senza antistaminici.
Bene, mi organizzo. Colazione, mi cambio ed esco per andare in barmacia (farmacia) e in panetteria. Il giacinto all'ingresso di casa manifesta orgogliosamente la sua bellezza con un viola brillante. Non lo avevo mai notato in due anni che abito qui. La quarantena serve anche a questo.
Arrivo in piazza, la gente in coda davanti la panetteria è allegra. Il sole alza il morale. Così si chiacchiera tra sconosciuti da dietro le mascherine. Ormai, la mascherina fa parte della nostra quotidianità, tanto vale andare avanti e adattarsi alla nuova situazione. Non è dello stesso avviso una signora mezza pazza del paese che tiene la mascherina posizionata sulla gola. Pare non la voglia inumidire col respiro.
Mentre sono in coda dalla barmacia sento, inevitabilmente, il signore davanti a me parlare. Un suo parente si sente male. Era in cura all'ospedale. Con l'arrivo del Covid 19 lo hanno dimesso in fretta e furia ma pare che non abbiano finito un ciclo di cure. Ora il suo parente è a casa, ma non si sente bene. Il dubbio assale tutti i componenti della famiglia. Portarlo al pronto soccorso o no? Rischiare di andare nella tana del lupo oppure no? Provo ad avere un'opinione in merito ma non riesco a formulare nulla. Son dispiaciuto per la situazione che devono vivere queste persone. E' il mio turno. Entro compro quello che mi serve e torno a casa. 
Lungo la strada vedo cinque centesimi per terra. Erano già lì una settimana fa. Nessuno si prende la briga di raccogliere un oggetto potenzialmente infetto.
Arrivo a casa. La luce del sole è davvero intensa e illumina alla perfezione il mio balcone. Mi rendo conto che in tutto il tragitto percorso non ho starnutito nemmeno una volta. Spero che l'allergia non sia ancora arrivata. Vorrei godermi il balcone ancora per qualche giorno.Disinfetto gli oggetti del mondo esterno e al termine mi lavo e inizio a cucinare. Tutto buono.
Nel dopo pranzo sto un po' sul balcone e vedo il mio vicino camminare con le stampelle. Anche lui è stato dimesso prima a causa del Covid 19. Non trova nessuno per la fisioterapia. Penso a lui e al signore in farmacia e concludo che di questi tempi è già positivo affrontare la quarantena in salute. Ogni minimo problema in questo periodo è un grosso problema. Figuriamoci i problemi che sarebbero già grossi anche senza Covid 19. A oggi posso ritenermi fortunato. Spero di continuare così.   




Rientro in casa penso se fare uno squillo a Brian, poi concludo che al pomeriggio sia  meglio non disturbarlo, potrebbe fare una pennichella da Guinnes dei primati. Vado su internet e cerco di raccogliere più informazioni possibili sui condizionatori.Proseguo la ricerca iniziata giovedì. Scopro così una serie di valori piuttosto importanti. Il più importante pare che sia il BTU/h cioè la potenza che il condizionatore è in grado di generare in un'ora. Come il Wattora. Credo. Ovviamente più è grande quel valore e maggiori sono i metri quadri che è in grado di rinfrescare. Altro parametro importante è la rumorosità, quindi i decibel. Qui esistono diverse scuole di pensiero per cui 40 pare sia il valore ideale mentre altri sostengono che sia 50. Intanto ho visto un prodotto con un prezzo interessante. Per me quello è un valore molto importante. Ne vedo altri simili. Non sono condizionatori, però. Ecco spiegato il prezzo conveniente. Sono dei rinfrescatori. Leggo molti opinioni su questo genere di prodotti. Pare che siano molto in voga per i bassi consumi e il prezzo di acquisto interessante. Uhm la cosa mi intriga, d'altra parte non ho necessità di impianti troppo invasivi. O almeno me ne convinco. La leva del prezzo è una leva parecchio automotivante.
Non so ancora come procedere. Domani però è Pasqua. Ho tempo. Ops arriva una mail. Chi è? Leggo solo l'oggetto: superofferta rinfrescatore....

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